PREGHIERA 8 NOVEMBRE 2022
GUIDA:
Con la gioia di saperci chiamate per nome, con il cuore che arde, ti riconosciamo Signore, siamo qui, per incontrarti personalmente in questo tempo privilegiato di preghiera:
(ciascuna pronuncia il proprio nome)
Siamo qui perché abbiamo risposto alla tua chiamata, PER SERVIRTI NELLA
MISSIONE CHE CI AFFIDI!
Chiamati per nome Gen verde (VIDEO/AUDIO)
Veniamo da te
Chiamati per nome
Che festa, Signore, tu cammini con noi
Ci parli di te
Per noi spezzi il pane
Ti riconosciamo e il cuore arde, sei tu
E noi tuo popolo
Siamo qui
Siamo come terra ed argilla
E la tua parola ci plasmerà
Brace pronta per la scintilla
E il tuo spirito soffierà
C’infiammerà
Veniamo da te
Chiamati per nome
Che festa, Signore, tu cammini con noi
Ci parli di te
Per noi spezzi il pane
Ti riconosciamo e il cuore arde, sei tu
E noi tuo popolo
Siamo qui
Siamo come semi nel solco
Come vigna che il suo frutto darà
Grano del Signore risorto
La tua messe che fiorirà d’eternità
Veniamo da te
Chiamati per nome
Che festa, Signore, tu cammini con noi
Ci parli di te
Per noi spezzi il pane
Ti riconosciamo e il cuore arde, sei tu
E noi tuo popolo
Siamo qui
E noi tuo popolo
Siamo qui
Siamo qui
Dal Vangelo secondo Luca (Lc 17,7-10) AUDIO
In quel tempo, Gesù disse: «Chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge, gli dirà, quando rientra dal campo: “Vieni subito e mettiti a tavola”? Non gli dirà piuttosto: “Prepara da mangiare, stringiti le vesti ai fianchi e servimi, finché avrò mangiato e bevuto, e dopo mangerai e berrai tu”?
Avrà forse gratitudine verso quel servo, perché ha eseguito gli ordini ricevuti?
Così anche voi, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato, dite: “Siamo servi inutili. Abbiamo fatto quanto dovevamo fare”».
Guida: Noi Servi inutili… LA CHIESA DEL GREMBIULE
Guardare a te che sei Maestro e Signore…
ti cingi il grembiule…La «Chiesa del grembiule» è una Chiesa povera per i poveri, che si spinge oltre il dovere dell’elemosina, che cammina con le persone indigenti e ne condivide i problemi e le speranze.
Testo di don Tonino Bello – Vescovo è stato un vescovo cattolico deceduto nel 1993,. La Congregazione delle cause dei santi ne ha avviato il processo di beatificazione. È stato dichiarato venerabile il 25 novembre 2021 da papa Francesco): Per la riflessione personale: IL GREMBIULE
Lettrice 1: “Don Francesco (il parroco di Bonaldo) diceva che la comunità cristiana deve essere come un trepiede, la parola di Dio – la liturgia – la carità; ma questo non basta. Se sopra non c’è la pentola che bolle, il trepiede è inutile. E noi molte volte abbiamo dei trepiedi d’ottone, di metallo anche placato, abbiamo tante parole, il lezionario, abbiamo tanta liturgia, abbiamo la carità, discorsi ne facciamo tantissimi: quello che ancora ci manca è il grembiule. Io amo parlare della chiesa del grembiule che è l’unico paramento sacro che ci viene ricordato nel Vangelo. “Gesù si alzò da tavola, depose le vesti si cinse un asciugatoio”, un grembiule l’unico dei paramenti sacri. Nelle nostre sacrestie non c’è e quando uno viene ordinato sacerdote gli regalano tante altre belle cose, però il grembiule nessuno glielo manda. E’ il grembiule che ci dobbiamo mettere come chiesa, dobbiamo cingerci veramente il grembiule.
Lettrice 2: Sapete che significa “Si alzò da tavola?” Significa che se noi non partiamo da qui, dall’altare, da una vita di preghiera è inutile che andiamo a chiacchierare di pace. Chi ci crede ? Non siamo credibili, se non siamo credenti. E credere significa abbandonarsi a Cristo, non significa soltanto accettare le Sue parole, le Sue verità. Quindi, anche noi, se vogliamo parlare di pace e di carità dobbiamo alzarci da tavola; se no, saremmo dei bravi cristiani, saremmo anche delle persone capaci di dare tutto alla gente, ma la pace che noi daremmo non è quella che ci da il Signore. Ma “si alzò da tavola” significa anche che non basta stare in chiesa, bisogna uscire fuori. Dalla messa alla domenica dovrebbe sprigionarsi una forza centrifuga così forte che noi siamo scaraventati fuori sulle strade del mondo per andare a portare Gesù Cristo. Sembra che quasi il Signore ci dica: “Non bastano i vostri bei canti liturgici, i vostri abbracci di pace, i vostri amen, i vostri percuotimenti di petto: che aspettate ? Alzatevi da tavola; restate troppo tempo seduti. E’ un cristianesimo troppo sedentario il vostro, troppo assopito, un tantino sonnolento”.
Lettrice 1: COMPAGNI DI VIAGGIO
La pace parte da qui; se vogliamo parlare di pace, dobbiamo venire a sedere a questa tavola e poi alzarci senza rimanerci troppo, perché la chiesa è fatta per sbatterci fuori. “Si alzò da tavola, depose le vesti” depose le vesti del linguaggio difficile. Dobbiamo spogliarci dei nostri paramenti, quelli che ci mettiamo addosso noi, il linguaggio difficile, le parole difficili, la mentalità difficile, la mentalità della scomunica; dobbiamo diventare compagni di viaggio del mondo, della gente che sta fuori. Noi come Chiesa siamo fatti per gli altri, per il mondo così come Gesù Cristo ” morì per noi uomini e per la nostra salvezza (…). Amici miei, guardate che il Signore un giorno ci chiederà non solo se abbiamo voluto bene al mondo, ma anche se abbiamo voluto bene a questa terra, a questo cielo. “Si alzò da tavola, depose le vesti e si cinse un asciugatoio”: ecco la Chiesa del grembiule. Chi vuole disegnare la Chiesa come il cuore di Gesù sente, la dovrebbe disegnare con l’asciugatoio ai fianchi. Qualcuno potrebbe obiettare che è un’immagine troppo da serva, troppo banale, una fotografia da non presentare ai parenti quando vengono a prendere il té in casa.
Lettrice 2: Ma la Chiesa del grembiule è la Chiesa che Gesù predilige perché Lui ha fatto così. Diventare servi del mondo, cadere a terra come ha fatto Gesù che è ruzzolato a terra come un cane che va a raspare e con l’asciugatoio ai fianchi si è messo a lavare i piedi alla gente, i piedi al mondo. Questa è la Chiesa. Noi a chi laviamo i piedi ? Noi lucidiamo le scarpe alla gente, quando abbiamo bisogno di qualcosa. C’è stato un grande pensatore francese, Maritain, il quale una trentina d’anni fa parlava contro la Chiesa in ginocchio. “Oggi, diceva, la Chiesa è caduta in ginocchio davanti al mondo. Ma che modo è mai questo ? Più fierezza ci vuole. Alzati, o Chiesa: non diventare complice di questa adorazione del tempo, dell’effimero”. No, Maritain, non dire così: tu in questa maniera spari addosso a Gesù Cristo: Gesù si è messo in ginocchio. Dobbiamo metterci in ginocchio del mondo, non abbiate paura, non state adorando l’effimero, le cose passeggere. State, invece, ripetendo un gesto formidabile che Gesù stesso ha proposto e attuato. Così, in questo modo diventiamo portatori di pace, se ripetiamo questi versi nella nostra vita di tutti i giorni : ‘Si alzò da tavola, depose le vesti e si cinse un asciugatoio”.
Guida: Nella comunità primitiva è presente Maria la Madre di Gesù. Sperimentiamo
che anche tra noi c’è Maria. A Lei rivolgiamo il nostro sguardo e diciamo:
Tutte: Tu che hai l’esperienza personale dello Spirito, guida la nostra ricerca di Dio.
Guida: Tu che sei l’esperta delle cose di Dio,
Tutte: aiutaci a rendere sempre più profonda la nostra esperienza di comunione.
Guida: Tu che sei la Madre di Gesù, che hai aiutato Dio a diventare uomo,
Tutte: indicaci le strade che dobbiamo percorrere perché, tramite noi, Lui possa
incarnarsi continuamente nella storia e nel mondo.
Guida: Tu che a Cana sei stata aiuto discreto ma efficace in uno stile tutto femminile,
Tutte: guidaci nel nostro impegno di essere mediatrici per le giovani, soprattutto nella
crescita della loro fede.
Guida: Tu che hai vissuto con Gesù e hai fatto l’esperienza del suo mistero pasquale,
diventandone testimone qualificata, tu, donna sapiente che sai serbare tutte le
cose nel tuo cuore,
Tutte: insegnaci il segreto che rende capaci di ascoltare la Parola e di metterla in
pratica nel quotidiano, per diventare Eucaristia: pane spezzato per gli altri.
Guida: Tu che sei donna di novità, donna profetica, luogo della gestazione della novità
della vita, che per noi hai generato Gesù,
Tutte: risveglia tutte le nostre risorse femminili, perché possiamo far sbocciare la vita là dove
c’è morte, e perché possiamo impegnarci coraggiosamente, “prendendoci cura” delle giovani e dei giovani più poveri. Amen.
Testo della canzone Servire è regnare (Gen Verde), VIDEO/AUDIO)
Guardiamo a te che sei Maestro e Signore
Chinato a terra stai, ci mostri che l’amore
È cingersi il grembiule, sapersi inginocchiare
Ci insegni che amare è servire
Fa che impariamo, Signore da te
Chi è più grande e chi più sa servire
Chi si abbassa e chi si sa piegare
Perché grande è soltanto l’amore
E ti vediamo poi, Maestro e Signore
Che lavi i piedi a noi, che siamo tue creature
E cinto del grembiule che manto tuo regale
Ci insegni che servire è regnare
Fa che impariamo, Signore da te
Chi è più grande e chi più sa servire
Chi si abbassa e chi si sa piegare
Perché grande è soltanto l’amore
Tutte: Conclusione preghiamo insieme un affidamento a Maria Ausiliatrice nei tempi difficili
O Maria Ausiliatrice, noi ci affidiamo totalmente a te!
Tu che sei Vergine Potente,
resta vicino a ciascuna delle tue figlie, dei tuoi figli.
Ripeti a Gesù, per noi “Non hanno più vino!”,
“Non hanno salute, non hanno serenità,
non hanno speranza! Non hanno la pace!”.
Perché Gesù possa rinnovare il miracolo della salvezza.
In questo momento incerto a causa della violenza,
dell’ingiustizia, della guerra che colpisce l’umanità,
soprattutto nei piccoli e nei deboli, in tante parti del mondo,
aiuta i governanti ad abbandonare logiche di morte
legate al desiderio di potere, di gloria, di denaro,
perché sappiano cercare sempre e solo il bene dei popoli, senza discriminazioni.
Maria alla tua intercessione potente affidiamo
il nostro impegno educativo per la pace,
nel rifiuto di ogni forma di violenza e di ingiustizia.
Custodisci le Comunità Educanti che, nelle diverse parti del mondo,
continuano a spendersi per il bene della gente,
e sostengono con impegno la speranza delle bambine,
dei bambini e dei giovani per un mondo migliore. Amen.
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(affidamento pregato da Madre Chiara in questi nostri tempi di post pandemia e guerra in Ucraina!)